Open to Massarosa

Genova quel ragazzo

Con il costume sul cambio
siamo partiti, come andare al mare
una maglia leggera e un limone
un feticcio contro il mondo peggiore

fischiano i finestrini
la Renault 4 ce la potrebbe fare
al porto i celerini
fanno all’amore con gli imperatori

In fondo a Piazza Corvetto
dove li trovano i sovversivi?
gente che mangia un panino
che chiede un mondo senza clandestini

seguo la tua canottiera
e il tuo sorriso da sandinista
il pianeta è senza confini
basta vedere come cammini

Ma a Genova le ragazze
le picchia la Polizia
ci vuole poco coraggio
ad annegare la democrazia

Ricordalo alla terra
ricordalo alle tue gambe
ricordalo alla lingua
ricordalo all’equatore
ricordalo alla sete
ricordalo alla tua bellezza
ricordalo al tempo
ricordalo alla debolezza

le cicale di luglio
hanno smesso di chiaccherare
brillano gli sfollagente
gli elicotteri non sanno salvare

chiamami se ti ricordi
i lacrimogeni e la mia maglietta
sai che avevamo ragione
perché  avevamo solo desideri

A Genova quel ragazzo
voleva la stessa cosa mia
ci vuole poco coraggio
a sparare alla democrazia

Ricordalo alla terra
ricordalo alle tue gambe
ricordalo alla lingua
ricordalo all’equatore
ricordalo alla sete
ricordalo alla tua bellezza
ricordalo al tempo
ricordalo alla gentilezza

Questa sono io

Questa sono io
ma non mi ricordo più
che ci faccio in questa stanza
e chi davvero sei tu

ma la tua gentilezza
che mi sciogli nelle vene
serve a farmi stare bene
serve a farmi rimanere

Quello invece sei tu
ma non serve essere triste
arredare la tua faccia
di amarezza confidente

Vedi, sono contenta
se preparo il caffè
quando trovo le parole
quando posso star con te

È la tua storia
amarmi a memoria
È la tua partita
esser felice nella mia vita

Cercano i dottori
nelle domande nel mio umore
la profondità del buio
dove perdo il mio sapore

Senti amore mio
che non ricordo come ti chiami
quando vedi le altre donne
digli che tu stai con me

Cantami in inglese
Joni Mitchell canta Springsteen
impara i nomi delle stelle
il vento tira da ponente

Forse, io devo andare
ma per fortuna senza di te
tutte le cose che siamo stati
non spariscono con me

È la tua storia
amarmi a memoria
È la tua partita
esser felice nella mia vita

Le vite degli altri

No, non mi salverò
e di sicuro non lo farò da solo
quando ti cerco e non ti trovo
sono io, non sei mica tu a sparire

come quando dentro mi ci piove
e fuori il sole a bruciarmi
risplende nelle vite degli altri
come quando non mi dici
che fai fatica a abbracciarmi
c’è troppo freddo nelle vite degli altri

No, non mi salverò
e di sicuro non lo farò da solo
quando ti cerco e poi ti trovo
non sono io non sei mica tu a chiamare

come il sesso nelle nostre mani
e queste vite da santi
non ci sono giorni davanti
come il mare dei tuoi occhi
parla con tutte le fonti
sono stupende le vite degli altri

Ma se incontrarsi capita
non capita fidarsi di una nuvola
a te che sei una favola
il tempo non ti guarda e poi precipita

No, non mi salverò
e di sicuro non lo farò da solo
sento i tuoi passi e dico
sono davvero l’unico mio motivo

come quando il tuo odore
diventa il paesaggio
quanti animali ti porti nei fianchi
come il vento nelle chiese
tra le strade e nei campi
respirare è stare davanti 

E se incontrarsi capita
non capita fidarsi di una nuvola
a te che sei una favola
il tempo non ti guarda e poi precipita

Capolavori

Pensa a quello che riguarda me
quante storie di palloni sbucciati
di pentole e d’idee raccattate
jeans e parenti bucati

Quanto siamo stati lontani?
quanti vuoti ci saranno domani?
troppe favole nel mio paradiso
quanto cielo dentro al tuo viso

Guarda come mi racconta bene
questo atlante di strade sbagliate
navi abbandonate sulle rotte
i miei amici con le vite troppo cotte

Guarda tutto parla di me
anche mi’ padre che non ha capito un cazzo
quante sirene insieme ai nani da giardino
quanta gente senza il tuo destino, senza il tuo destino

Quello che funziona di me
sono i miei errori
vivono nell’irrealtà
sono capolavori 

Quello che va bene di me
sono i miei errori
vivono nell’irrealtà
sono capolavori 

Senti quelle voci nel tormento?
sono le storie che mi sono avanzate
briscole cadute lungo un fosso
cosa avrei voluto e quello che posso

Senti il coro degli aguzzini
giocano il gioco che sarà di domani
troppe nuvole nel mio paradiso
ma quanto cielo senza il tuo destino, senza il tuo destino

Quello che funziona di me
sono i miei errori
vivono nell’irrealtà
sono capolavori 

Quello che va bene di me
sono i miei errori
vivono nell’irrealtà
sono capolavori

Le cose che da tempo ti dovevo

Quanto chiedi e quanto dai
sei sicura dei tuoi nei?
la tua voce da bambina
è feroce più di prima

quella luce chiara e immensa
va con tutti ma fa anche senza
sei bravissima a voler bene
ma sei capace di farti amare?

Quando vieni e quando vai
sei qualcuno o sai chi sei?
la tua anima leggera
cerca solo la vita intera

Non c’è niente da mangiare
e nessuno può capire
Nella casa sull’Appennino
il tuo fidanzato era un cretino

Quelle voci nella notte
i tuoi libri, le sue botte
quell’amore sconfinato
per le vite complicate

Non c’è niente da rifare
sei digiuna e vuoi bere
qui nessuno ti vuol dire
cosa devi fare

Quando chiederanno chi è quell’uomo
Che ti scrive le canzoni
Quel ragazzo che aspetta fuori
Digli che è un tipo interessante
Un sensibile invadente
Che non ha capito niente

Quante storie in fondo al mare
che diventano balene
querce che sanno nuotare
e un sacchetto le fa morire

Senza un posto né un programma
si può fare una vacanza
una tavola rubata
quanto amore nelle dita

Mi chiedevi per favore
fammi battere il tuo cuore
io e te sopra un divano
fammi forte fammi piano

Si cantava sulle labbra
si ascoltava nella sabbia
quella musica italiana
le canzoni di esterina

Due alici in una bocca
qui lo squalo non ci tocca
sei bellissima e fortunata
un po’ santa e un po’ puttana

Non c’è niente da ridire
sei opportuna e gli vuoi bene
qui nessuno vuol sapere cosa diventare

Quando chiederanno chi è quell’uomo
Che ti scrive le canzoni
Quel ragazzo che aspetta fuori
Digli che è un tipo interessante
Un sensibile invadente
Che non sa fare niente
Quello che era tuo ora ce l’hai
le cose che da tempo ti dovevo
le sapevi già

Quanto chiedi e quanto dai
sei sicura dei tuoi nei?
la tua voce da bambina
è feroce più di prima
quella luce chiara e immensa
va con tutti ma fa anche senza
sei bravissima a voler bene
ma sei capace di farti amare?

Amore splendido

cosa sai di me?
che ne sai del mio amore splendido
di questa roba inutile che sono io

cosa cerchi qui?
la limpidezza di un momento storico
consolazione per scenario magico

come sciamano?
dove volano le api? vanno via?
le bugie che ho raccontato su casa mia

non ritornano
non riescono a nuotare in mare aperto
i fratelli che abbiamo maledetto

Ma, la verità non è una bomba
non è nel cielo la risposta
ma negli occhi di chi ti ascolta

no, la verità non è una tromba
non è nel vento la risposta
ma negli occhi di chi ti ascolta

cosa resti qui?
a bestemmiare e contemplare l’agonia
il mestiere di non andare via

puoi promettermi
il magnetismo che orienta l’allegria
e il mistero della direzione mia

La felicità non se n’è andata
vive tranquilla e smisurata
dentro agli occhi di chi l’ha scelta

La felicità non è fortuna
non serve andare sulla luna
ma dentro agli occhi di chi l’ha scelta

Non mi lascerai
starai con me come me l’hai promesso
dentro a un firmamento di risate
sciagurate come noi

non te ne andrai
starai con me come me l’hai promesso
dentro a questo cesso di un concerto
raccattato come noi

Una roba facile

Comprami le scarpe quelle belle

quelle che non ho avuto mai

quelle che non servono a niente

Portami in un posto trasparente

dove ci possono vedere

dove è lecito reagire

Voglio stare 

in una vita facile

che sia da bere e da mangiare

Voglio avere

un’esistenza semplice

una canzone da cantare

Tienimi le bestie nelle stalle 

senti come fanno paura

loro che sanno la mia natura

Trovami un posto accogliente

dove mi posso consolare

dove è stupido spiegare

Voglio stare 

in una vita facile

che sia da bere e da fumare

Voglio avere

un’esistenza semplice

una canzone da fischiare

Coprimi nel buio della notte

sarò bravissima da sola

ad arrangiare come si vola

Lascia perdere le conseguenze

non si ricorderà nessuno

la moltitudine è un cecchino

Voglio stare 

in una vita facile

che sia da bere e da mangiare

Voglio avere

un’esistenza semplice

una canzone da cantare

Puoi sapere?

tu che l’hai vista succedere 

quanto era imperdonabile

la mia impermeabile

anonima confusione

Puoi sentire?

tu che l’hai vista accadere

quanto era imperdonabile

la mia impermeabile

atomica reclusione

Puoi capire?

tu che mi hai visto smettere

quanto era impermeabile

la mia imperdonabile

anonima delusione

La mia ragazza

La mia ragazza è un capolavoro
si veste bene, si veste poco
chiede agli amici di andare via
vuol star da sola, essere mia

La mia ragazza non è di nessuno
non ha bisogno, gli importa poco
non ha ministri a cui arrivare
cerca una spiaggia dove poter giocare

La mia ragazza non si trova
si perde sempre, si perde apposta
con l’assemblea delle sue vene
accorda il corpo col suo piacere

La mia ragazza è la migliore
l’aspettan tutti per iniziare
Che sia una cena, una vacanza
o una rivolta popolare

Fa come ti pare
è venerdì sera
ti tocca suonare
fa cosa sai fare
un amplificatore
la chitarra e poi cantare

La mia ragazza è un tuffo al cuore
l’erudizione di un animale
il sorriso dell’imperatore
la faccia sporca di una pasticcera

La mia ragazza non è mica scema
sa cosa tiene e cosa butta via
La mia ragazza vuole ascoltare
tutta la musica che noi possiamo fare

Fa come ti pare
è venerdì sera
ti tocca suonare
fa cosa sai fare
una batteria
la grancassa mi porta via

Fammi un po’ d’amore
con le tue parole
sai che andrà sempre sempre bene
canta una canzone
la mia preferita
qui c’è tutta la mia vita

Se me lo dicevi prima

Se me lo dicevi prima
che non eri buono a nulla
che eri una leggera
sai cantare la mattina
ma se sei un uomo come dici
canta la sera

quando se ne sono andati tutti
quando ci sono solo quelli brutti
quando non siamo soli e tutto manca
se sei bravo
ora canta

Se me lo dicevi prima
non buttavo all’aria tutta la mia vita
le mie mutande argento su quel pavimento
le mie giornate così scoscese per trovare un uomo finto

se me lo dicevi prima
m’innamoravo di un bambino, piccino
non ti cercavo nei miei fiori nei giorni migliori
nell’aria dei tuoi polmoni

tu che sapevi essere meraviglioso
assoluto, impetuoso
come fai a rinunciare a quell’uomo migliore che sei

Se me lo dicevi prima
non ti amavo del tutto perché non occorreva
bastava fare finta come sempre, non cercare di cambiare il mondo
e amare la sua gente

se me lo dicevi prima andavo a fare una girata
guardavo la partita non mi sentivo infinita
come quando si chiaccherava

tu che sapevi essere meraviglioso
assoluto, impetuoso
come fai a rinunciare a quell’uomo migliore che sei

Esisti te

Come mi garba quando sento il tuo sudore
la terra e il mare che mi stringono nel sale
sei il giocatore nudo che non ha vergogna
l’aria serena di chi non ha perso il tempo

Come mi piace quando liberi la voce
quell’animale che ti sorge nella gola
è la bellezza che si suona nelle fughe
dentro ai notturni, le sorgenti e le meduse

Come si chiama il tuo sorriso prepotente?
la faccia splendida di chi non chiede niente
prendi il mio gioco che ti fa allegria alle vene
l’anestesia, l’emoglobina e le sirene

Ma no, la patria non esiste
esisti te
porti un odore di sentiero
che si ferma qui

Non c’è una patria, non esiste
esiste te
lasci un sapore di selvatico
che resta qui

Se ti ricordi di passare un’altra volta
sarà bellissimo aprirti la mia stanza
poter cantare finalmente una canzone
e le domande te le faccio dopo fuori

Ma no, la patria non esiste
esisti te
porti un odore di sentiero
che si ferma qui

Non c’è una patria, non esiste
esiste te
lasci un sapore di selvatico
che resta qui

Non cambierà, non cambierà
questa luce di miniera
questa pace di misura, no che

Non cambierà
questa casa cantoniera
questa strada di frontiera, no che 

Non cambierà
questa terra regalata
questa nuvola assolata, no che 

Non cambierà
questo vento clamoroso
questo tempo favoloso, no che

Non finirà
nelle liste degli amici
nelle vite dei vicini, no che

Non finirà,
nella sete della corsa
nella spesa con la borsa, no che

Non finirà mai
a piantare un ombrellone
a digerire un bombolone, no che

Non finirà
sulle note di un registro
in un finale già previsto, no che 

Non finirà

Calafata